Il Lions Club San Marino Undistricted ha partecipato, insieme al Lions Club Bologna Irnerio, a un Intermeeting organizzato dal Lions Club Ariminus Montefeltro che ha visto come relatore Tony Capuozzo, cronista e firma giornalistica di indiscussa fama ed esperienza. Tony Capuozzo, testimone di numerosi conflitti vissuti in prima persona nella veste di giornalista inviato in zone di guerra, ha affrontato il tema dei conflitti, passati e presenti, che affliggono diverse aree del globo, con particolare riferimento a quello in corso tra Russia e Ucraina.
Nativo di Palmanova in Friuli, Capuozzo già da bambino ha visto con i propri occhi le tensioni etniche e politiche della Trieste post-bellica, punto nodale del confronto ideologico fra Occidente e Cortina di Ferro. Ma proprio alla caduta di quest’ultima nel 1990, quando si pensava superato il clima di Guerra Fredda, si è scatenato un lungo e sanguinoso conflitto civile all’interno dell’ex Jugoslavia. Nell’ottica di interpretare il conflitto in Ucraina, e soprattutto prevederne gli sviluppi, Capuozzo ha fatto riferimento alle sue esperienze maturate nei conflitti in Somalia, in Medio Oriente, in Afghanistan, in Cecenia. Proprio in base alle decennali conoscenze acquisite direttamente sul campo di battaglia, Capuozzo stesso si è dimostrato perplesso nell’intravedere un rapido esito del conflitto in Ucraina, in quanto i media sono spesso minati da false informazioni, propaganda e facili illusioni. Dietro al conflitto vi sono anche vecchie questioni etniche, classiste e politiche come l’Holodomor, il genocidio ucraino perpetrato da Stalin nei primi anni ’30 del secolo passato. Molto prudente è stato Capuozzo verso la troppo semplicistica “rimozione” di Putin per risolvere il conflitto. Infatti, guardando al recente passato, l’eliminazione fisica da parte dell’Occidente di indiscussi dittatori come l’irakeno Saddam Hussein e il libico Muammar Gheddafi ha provocato mali maggiori di quelli rimossi. Ma proprio ritornando al periodo della Guerra Fredda, in cui per anni sembrava imminente ogni giorno un terribile conflitto fra Est e Ovest, il semplice confronto dialettico concretizzatosi nella Conferenza di Helsinki del 1975 portò alla dichiarazione finale firmata da trentacinque stati, tra cui gli USA, l’URSS, il Canada e tutti gli stati europei e costituì un tentativo – dimostratosi valido nel corso del tempo – del miglioramento delle relazioni tra il blocco comunista e l’occidente. Gli accordi di Helsinki costituirono la base per la successiva creazione dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) di cui San Marino è uno Stato partecipante. Pur consapevole che il futuro è imprevedibile, il dialogo fra le parti, per quanto lungo ed estenuante possa presentarsi, lascia spazio agli scenari meno drammatici. Il Presidente del Lions Club Ariminus Montefeltro, Gianluca Zucchi, ha ringraziato il relatore e ha chiesto un saluto ai presidenti dei Club che hanno partecipato all’Intermeeting. A rappresentare Il Lions Club San Marino Undistricted il Presidente Silvano Di Mario, impossibilitato a partecipare, ha delegato il vice-presidente Pietro Falcioni che ha portato il saluto di San Marino plaudendo alle iniziative di collaborazione e scambi culturali tra i Club limitrofi.